E’ il Tribunale di Milano in persona del giudice Adriana Cassano Cicuto con sentenza dell’1 febbraio 2016 a stabilire che ai figli e al coniuge superstite vada riconosciuta una somma risarcitoria valutata equitativamente per il mancato apporto al mènage famigliare. Con tale decisione non si vuole svilire la vittima casalinga madre e moglie, bensì riconoscere il ruolo fondamentale che essa di fatto ha per i suoi figli e per il partner, tanto che per compensare a questa mancanza in conseguenza della sua morte è inevitabile l’assunzione di una colf ,almeno fino alla raggiunta indipendenza dei figli.
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